Foto di Ralph Klein da Pixabay

La sessualità è un’esperienza pervasiva, presente in tutti i contesti della nostra vita, e si può classificare secondo 6 dimensioni:

  • La dimensione riproduttiva: quella più antica, primordiale e legata ad una parte del nostro cervello che è il cervello rettiliano. Consiste nell’istinto di accoppiarsi a puri scopi riproduttivi.
  • La dimensione ludica: modalità in cui si gioca con il partner, si fa sesso con il semplice scopo di divertirsi e provare piacere. Si tratta di un gioco finalizzato al piacere, con poche regole, in cui ci si lascia travolgere dall’immediatezza delle emozioni. In alcune fasi della vita, ad esempio durante l’adolescenza, la sessualità giocata può essere utile poiché può
    servire a conoscere il proprio corpo, a sperimentare e fare esperienza.
  • La dimensione sociale: dimensione in cui si crea un legame con l’altro, si genera un senso di appartenenza, un “noi”. In questa dimensione la sessualità non è solo gioco, ma piacere condiviso: stare insieme, fare l’amore, accarezzarsi, per il piacere di farlo, per le emozioni che si provano, senza l’intenzione di mettere al mondo un bambino.
  • La dimensione semantica: la sessualità acquista un nuovo valore, attraverso il corpo ci si incontra, ci si dichiara l’amore. È attraverso i baci, le carezze, gli sguardi che si attribuisce significato a ciò che si sta facendo e si entra nell’intimità dei propri pensieri.
  • La dimensione narrativa: dimensione di una coppia solida, che ha costruito una propria storia, che è unica ed è solo loro. Narrare agli altri significa anche rinarrare gli eventi a se stessi e scorgere nuovi significati delle proprie emozioni e della propria storia.
  • La dimensione procreativa: si differenzia dalla dimensione riproduttiva per la presenza di intenzionalità. Mentre nella dimensione riproduttiva il fine è riprodursi, in questa dimensione si ricerca di generare una nuova vita, un bambino, con l’intenzione di metterlo al mondo e generare l’inizio di una famiglia.

Queste dimensioni danno dei punti di riferimento per capire di cosa stiamo parlando, quando parliamo di sessualità, ma non sono vincolanti né obbligatorie. Ognuno si sviluppa in un certo modo e si colloca in una o più dimensioni contemporaneamente: ogni storia è a sé!


Tuttavia, parlando a livello generale, si può affermare che ci sia un percorso naturale tra queste dimensioni, il che ci spiega anche come queste cambino con il passare del tempo.


Quando si è ragazzi, adolescenti, è normale iniziare ad avere delle prime esperienze sessuali sotto forma di “gioco”, in cui si sperimenta il proprio corpo ed il proprio piacere (dimensione ludica). In alcuni casi questo si associa alla dimensione sociale, quindi al “mettersi insieme”, ma non sempre è così. A volte ci si limita all’esperienza sessuale fine a se stessa.

Con il passare degli anni, in genere si assiste ad una stabilizzazione delle proprie relazioni, per cui se si è fortunati a trovare la “persona giusta”, con lei si sperimenteranno la dimensione semantica e quella narrativa, quindi si costruirà una storia e si farà l’amore con quella persona speciale. Ed eventualmente potrà nascere, prima o dopo, il desiderio di allargare la famiglia facendo un figlio (dimensione procreativa).


Ciò non significa, però, che all’interno di una coppia stabile e duratura non ci possa essere più spazio per la dimensione ludica, anzi, questo è altamente auspicabile! Sia per mantenere la passione, sia per combattere contro la noia ed il tempo che passa, è importante continuare a giocare con il partner, anche mentre si fa l’amore.

Autore: Dott.ssa Alice Decker

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