All’interno della rubrica dedicata alla sessualità, proseguiamo nell’affrontare i disturbi sessuali più frequenti, occupandoci del vaginismo.

Che cos’è il vaginismo?

Il vaginismo è un disturbo sessuale caratterizzato da ricorrenti e persistenti spasmi involontari della muscolatura perivaginale, che rendono difficile o impossibile la penetrazione. Le pazienti affette da vaginismomanifestano solitamente anche una fobia del coito e della penetrazione. Il vaginismo, quindi, diventa una vera e propria reazione condizionata, risultante dall’associazione di dolore e paura ai tentativi di penetrazione vaginale, o anche alla sola fantasia di penetrazione. Il tentativo di penetrazione comporta a quel punto effettivamente un’esperienza dolorosa che va a rinforzare la previsione iniziale, creando il consueto circolo di auto-mantenimento del disturbo. Il vaginismo è la causa principale femminile di matrimonio non consumato, o matrimonio bianco, e più in generale, di difficoltà ad avere rapporti sessuali completi.

Da cosa dipende questo disturbo?

La vagina, in sé, non è affatto stretta, anzi è assolutamente elastica e distensibile, visto che durante il parto consente il passaggio di un bambino di tre o quattro chili! La sua distensibilità, tuttavia, è condizionata dalla tensione e dall’elasticità del muscolo che la circonda verso l’esterno, che viene chiamato muscolo elevatore dell’ano. Questo muscolo è soggetto a controllo sia volontario che involontario, per esempio possiamo contrarlo volontariamente quando vogliamo trattenere l’urina. Nelle donne che soffrono di vaginismo, questo muscolo è iperattivo, cioè viene contratto eccessivamente ed in modo involontario: è questa contrazione a dare alla donna la sensazione di “avere un muro”. Una penetrazione in condizioni di secchezza vaginale e con l’entrata vaginale ristretta a causa dello spasmo del muscolo che la circonda, può provocare un microtrauma della mucosa vaginale e favorire uno stato di infiammazione cronica, detta vestibolite vulvare, che complica ulteriormente la penetrazione.

Quali sono le cause del vaginismo?

La paura della penetrazione e la contrazione muscolare possono dipendere da fattori fisici e anatomici, fattori psicologici e fattori personali e della coppia.  A volte la causa dell’impossibilità ad avere rapporti è innanzitutto anatomica, perché l’imene è particolarmente fibroso e rigido, o la vagina è sviluppata in modo incompleto, oppure ancora sono presenti malattie infiammatorie o endometriosi. Un altro aspetto critico è l’eccessiva attività del muscolo elevatore dell’ano; l’iperattività di questo muscolo può essere espressione dello stato di allarme fisico generale. Tuttavia, più frequentemente, i fattori alla base dello sviluppo del vaginismo sono fattori psicologici, come per esempio l’aver subito dei traumi o abusi, atteggiamenti di ipercontrollo, incapacità di rilassarsi, paura della deflorazione o del parto. A tutte queste cause, si possono ancora aggiungere le cause educative, quindi un’informazione sessuale inadeguata e una rigida educazione familiare e/o religiosa.

Come si cura il vaginismo?

Per un trattamento efficace occorre, innanzitutto, effettuare una visita medica approfondita con un ginecologo, in modo da escludere possibili cause anatomiche. Nel caso in cui le cause siano prettamente psicologiche, il trattamento di scelta è un programma terapeutico che combini interventi di psicoeducazione, quindi una migliore conoscenza dell’anatomia sessuale e un miglioramento della consapevolezza del proprio corpo, una terapia cognitiva, per l’analisi e la ristrutturazione cognitiva dei fattori psico-sociali e l’analisi delle dinamiche di coppia, ed esercizi comportamentali, tra cui esercizi di rilassamento e tecniche di controllo muscolare.

Autore: Dott.ssa Alice Decker

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